Mentre continuano i lavori di bonifica sulla fascia costiera, ieri a Carini ha preso il via un’altra demolizione. Gli operai della ditta che ha vinto la gara d’appalto (Idr srl di Borgetto), sono entrati in azione al civico 264/266 di via Vespucci per iniziare a smantellare un immobile abusivo prefabbricato dove, essendo stata anche riscontrata la presenza di amianto (sia nella copertura sia nelle pareti esterne), nelle scorse settimane è stata fatta una bonifica.

Venti demolizioni nel 2024

Dopo aver rimosso il polistirolo e i pannelli verticali interni in legno, gli operai hanno iniziato a smantellare la struttura portante, interamente in metallo. A seguire sarà necessario anche azionare la ruspa per abbattere le parti in muratura e cemento armato e ripristinare lo stato dei luoghi. L’immobile era costituito da una casa unifamiliare, grande circa 80 metri quadri, composta da quattro vani (disimpegno, cucina, wc, ripostiglio), porticato annesso e un locale accessorio. Con questo salgono a 20 le demolizioni fatte nel 2024, a cui vanno aggiunte le 22 fatte nel 2023. L’intervento in corso è stato finanziato con i fondi del Pnrr, nell’ambito dei piani urbani integrati a titolarità del ministero dell’Interno, e rientra in un più corposo gruppo di dieci demolizioni.

Residence abusivo

Si è concluso l’intervento di demolizione al civico 305 del lungomare Cristoforo Colombo, a Carini. L’area era interamente pavimentata in cemento e ospitava un piccolo residence abusivo composto da 8 casette, alcune fatte in muratura, altre in legno e altre ancora in metallo. Nell’area è stata rilevata anche la presentazione di amianto ed è stato quindi necessario prima bonificarla e poi sgomberarla dai mobili e dai rifiuti misti presenti all’interno. La demolizione è stata finanziata al 50% con i fondi del Mit 3, il contributo del ministero delle infrastrutture per le demolizioni abusive, e al 50 per cento dal Comune di Carini che procede in totale sei demolizioni, di cui tre già completata nei mesi scorsi, per un totale di 290 mila euro.