Il gip di Palermo ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora in case nelle ore serali a un uomo di 41 anni accusato di avere rapinato due uffici postali lo scorso aprile. Le due rapine sarebbero state commesse in via Enrico Toti e in corso Calatafimi. In tutte e due assalti si sarebbe sfilato troppo presto il cappellino indossato per nascondere la propria identità. Le indagini sono state condotte dai falchi della squadra mobile. Il primo colpo ha portato via 500 euro, nel secondo 600 euro.

Gli agenti della squadra mobile che hanno ascoltato le vittime delle rapine e acquisito le immagini riprese dalle telecamere degli uffici postali. Grazie all’analisi dei video gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità del 41enne, conosciuto dalle forze dell’ordine e residente alla Zisa, che venerdì ha ricevuto la visita dei poliziotti.

Pochi giorni dopo l’esecuzione del provvedimento l’uomo è stato ascoltato dal gip al quale, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe ammesso le proprie responsabilità dicendosi pentito per ciò che aveva fatto.

Chiama la polizia perché vittima di rapina ma la compagna è arrestata per spaccio

Episodio singolare pochi giorni fa a Catania: i poliziotti del commissariato Borgo Ognina e dell’U.P.G.S.P. hanno tratto in arresto una donna di 41 anni per spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, intorno alle ore 15 dello scorso 10 giugno, personale in servizio di controllo del territorio del Commissariato Borgo Ognina unitamente a personale dell’U.P.G.S.P. è stato inviato dalla Centrale Operativa in via Modigliani su richiesta di un utente che aveva chiamato il 112 riferendo di aver appena subito una rapina perpetrata da due persone a lui sconosciute, mentre passeggiava in strada con la sua compagna.

Nella circostanza, i rapinatori lo avevano aggredito sottraendogli un marsupio con all’interno del denaro e documenti personali. I poliziotti, giunti sul posto, mentre raccoglievano la denuncia dell’uomo, hanno notato che la sua compagna era particolarmente nervosa ed insofferente alla presenza degli agenti; inoltre, hanno avvertito un forte odore di marijuana provenire dalla sua borsa e, pertanto, hanno proceduto a perquisirla.

All’interno della borsa i poliziotti hanno rinvenuto diverse buste di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish, cocaina, circa 30 flaconi di metadone, nonché la somma 640 euro delle quali non sapeva spiegare la provenienza risultando disoccupata. Per tali ragioni, i poliziotti hanno tratto in arresto la donna per spaccio di stupefacenti procedendo al sequestro della sostanza e del denaro provento dell’attività di spaccio. Sono in corso indagini per accertare l’esatto svolgimento dei fatti con particolare riguardo alla riferita rapina.