La discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, nel Messinese, continua a bruciare dal pomeriggio di ieri. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti tutta la notte, ma il tentativo di creare una zona tagliafuoco, intervenendo con pale meccaniche e ruspe, non è andato in porto perché troppo pericoloso. “Le fiamme – spiega il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, Carmelo Navarra – per il momento sono fronteggiate con getti d’acqua e schiuma che arrivano a 70 metri, grazie a due mezzi arrivati in nottata, uno dei vigili del fuoco e l’altro della raffineria di Milazzo. In attesa che tornino i Canadair e gli elicotteri, si sta anche buttando terra sui rifiuti abbancati per soffocare le fiamme”.

Le operazioni di spegnimento

Per le operazioni di spegnimento sono impegnati Vigili del Fuoco e protezione civile. Per il Corpo Forestale sono impegnate 3 squadre AIB ovvero squadre formate per l’antincendio boschivo. Sul posto 3 ispettori e 2 agenti per un totale di 21 persone. Personale del Noras, il nucleo ispettivo che si occupa di solito dei controlli agroalimentari ha dato supporto ai colleghi di Messina. Il responsabile dell’ispettorato ripartimentale di Messina Giovanni Cavallaro ha seguito personalmente le operazioni fino a tarda notte . Stamattina sui luoghi anche il comandante del Noras (nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia) Luca Ferlito

Un rilevatore per la qualità dell’aria

Ieri la direzione del vento portava il fumo a valle del centro abitato, oggi c’è assenza di vento. L’Arpa ha piazzato un rilevatore per monitorare la qualità dell’aria nel Comune di Terme Vigliatore, verso cui di dirigeva il fumo. Il sindaco dice che gli inneschi sono almeno due: uno al confine con il torrente Mazzarrà e l’altro a monte della discarica “e questo non lascia dubbi sulla natura dolosa dell’incendio”.

L’incendio a Bellolampo

Poche settimane fa un incendio è divampato all’interno della discarica di Bellolampo, a Palermo. A finire in fiamme è stata una parte dei rifiuti che si trovavano abbancati all’interno della prima tranche della settima vasca. Ignote le cause del rogo. Sul posto si sono radunate diverse squadre dei vigili del fuoco e decine di uomini della Rap, i quali hanno aiutato il personale del 115 con l’ausilio di alcune pale meccaniche con cui hanno scaricato terra alla base dell’incendio. A sostenere le operazioni di spegnimento diverse autobotti e i mezzi della Protezione Civile. A commentare le operazioni di spegnimento è stato il presidente di Rap Giuseppe Todaro. “Siamo riusciti ad intervenire per tempo – ha dichiarato il leader del CdA della società Partecipata – Il monitoraggio viene fatto in modo costante. Abbiamo le immagini e attendo una relazione di servizio su quanto successo”.