“Barbara Cittadini, presidente di AIOP Sicilia ha perfettamente ragione quanto dice che la sanità privata ospedaliera può dare un grande aiuto a quella pubblica a partire dallo snellimento delle troppo lunghe liste d’attesa. Ed ancor di più lo possono attuare gli ambulatori della specialistica accreditata esterna, infatti le liste di attesa sono ancor più lunghe nell’eseguire per esempio le visite specialistiche, le TAC, risonanze, ecografie, elettrocardiogrammi, piani di fisioterapia, oculistica, odontoiatria ecc. ecc.). Il tutto aggravato dal mal funzionamento dei CUP (Centri Unici Prenotazioni) che ad oggi prenotano a macchia di leopardo aggravando enormemente l’erogazione delle prestazioni specialistiche sul territorio”.

Lo afferma il Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio) nelle persone del presidente Salvatore Calvaruso e dei coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.

“Non solo un forte aiuto ma anche un grande risparmio – spiegano Calvaruso, Garbo e Gibiino – perché una prestazione privata costa tre volte meno rispetto a quella di un ambulatorio pubblico e quindi il servizio potrebbe essere tranquillamente triplicato. La parola spetta adesso alla politica ma confidiamo nella lungimiranza del Presidente Schifani che ha più volte dimostrato di avere la volontà di risolvere i diversi problemi della sanità siciliana”.

“I Medici Specialisti Convenzionati Esterni – concludono i tre – sono una risorsa irrinunciabile per l’intero sistema sanitario siciliano. Sostenerli con l’aumento progressivo delle risorse a loro destinate, come stabilito dalla legge che assegna ulteriori risorse alle regioni per abbattere le liste d’attesa, vorrebbe dire che le prestazioni possano aumentare e allo stesso tempo innalzarsi di qualità. Questo senza togliere un solo centesimo alla sanità pubblica”.

Continua intanto la campagna lanciata dal Codacons che ha attivato in tutte le nove province centinaia di sportelli “Info Point Salute Consumatori” per dare la possibilità agli utenti di ricevere le domande di richiesta di rimborso (scaricabili anche dal sito www.codaconsicilia.it) del costo sostenuto per le prestazioni sanitarie eseguite presso professionisti e strutture private a causa dell’oggettiva impossibilità di effettuare le medesime prestazioni presso il Servizio Sanitario Nazionale, in considerazione di tempi di attesa eccessivi.


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