Come mai il Comune di Ramacca sta coprendo la vicenda che riguarda l’isola ecologica che ospita un rifugio per cani? Esprimiamo forte disappunto il pericolo al quale sono esposti gli animali che devono essere trasferiti immediatamente. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del partito Politico Rivoluzione Ecologista Animalista– Rea.

Ci sono troppe incongruenze e divergenze su chi gestisce il luogo – evidenzia Caramanica. Il deposito, oltre ad essere collocato a nord del Comune è in prossimità delle abitazioni. E’ presente il cartello comunale che segnala gli orari con un numero verde al quale risponde la società Kalat Ambiente che ha comunicato di non avere un’isola ecologica nel Comune di Ramacca. Il regolamento dello stesso con delibera n.86/2017 parla di deposito temporaneo. Ma non è dato sapere chi si occupa del ritiro. A questo si aggiunge la presenza dei cani, situati in recinti improvvisati nell’area delimitata dell’isola ecologica.

Ad oggi, non risulta nessuna delibera per la concessione dell’area a terzi. Il Comune ha fornito solo una delibera riguardante una futura convenzione con la quale dovrebbe essere attribuito ad una associazione, da nominare, l’incarico di gestione dei cani, approvata dalla giunta comunale, proprio a ridosso della PEC inviata dal partito politico al Comune di Ramacca, lo scorso 5 giugno. E’ ovvio che il Comune stia cercando di far passare sotto silenzio il caso, chiosa Caramanica.

A quale titolo l’associazione e come i volontari stiano operando all’interno dell’isola ecologica e quali sono le tutele per i cani? Trattandosi di un rifugio di accoglienza “temporanea”, a dire del Comune, che si protrae da circa due anni, vogliamo fare chiarezza su come vengono movimentati, dove sono trasferiti e soprattutto quali sono le garanzie per la tracciabilità dei cani. Ricordiamo quanto sia facile alimentare in questo modo il traffico e il business del randagismo e non solo- afferma il segretario nazionale – Questo sistema solleva anche il Comune dall’impegno di erogare somme per il sostentamento dei cani di cui è responsabile. E allora, come vengono invece utilizzati i fondi destinati al randagismo?

Attendiamo delle risposte da parte del Sindaco di Ramacca, con garanzia della messa in sicurezza degli animali in un’altra area a norma di legge. E’ inaccettabile che situazioni temporanee e illegittime diventino la norma in Italia, senza che vi siano controlli e tutele. Il solito copione che si ripete. Conclude Caramanica.

Luogo: Ramacca , RAMACCA, CATANIA, SICILIA

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