Terenziano Di Stefano è il nuovo sindaco di Gela. I dati lo premiano e lo danno con un ampio distacco sull’altra candidata alla poltrona di primo cittadino, ovvero all’ingegnere Grazia Cosentino.

Il centrodestra è stato battuto. Gli elettori hanno dato fiducia al progetto progressista-civico. Già il leader autonomista Raffaele Lombardo fa i complimenti “al nuovo sindaco Di Stefano”.

Lombardo, “Contento per successo di Terenziano Di Stefano”

“Sono molto contento per il successo di Terenziano Distefano nuovo sindaco di Gela. Non solo perché è stato un militante autonomista della prima ora, ma perché credo che avrà la libertà e la forza necessarie per imprimere una svolta allo sviluppo della città, incentrato sulla sua storia, sui beni culturali, sulla ricchezza del mare e della terra e soprattutto sull’intelligenza e sulla passione dei gelesi”. Lo dichiara l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo.

Barbagallo, “Scelte di spessore premiate da elettori”

“Giuseppe Terenziano Di Stefano, candidato sindaco del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Gela. E’ la dimostrazione che quando il centrosinistra sceglie candidati di qualità, c’è un progetto chiaro per la città e e i partiti compiono scelte di spessore nella composizione delle liste, viene premiato dagli elettori”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo a proposito delle amministrative a Gela dove Di Stefano, candidato del centrosinistra, vince al ballottaggio.

Di Paola, “Da qui parte la sfida a Schifani e a Cuffaro”

“La vittoria di Terenziano Di Stefano è il premio a un lavoro che parte da lontano e a cui abbiamo sempre creduto. Oggi da Gela parte un segnale di speranza non solo per questa città, ma anche per tutta la Sicilia e, soprattutto, un messaggio per Schifani e Cuffaro. Qui abbiamo pesantemente battuto la destra. Gela ai gelesi, ora la Sicilia ai siciliani”. Lo afferma il coordinatore regionale per la Sicilia del M5S, Nuccio Di Paola.

“Il difficile per Terenziano, che ho fortemente voluto alla guida della coalizione – continua Di Paola – comincia ora, ma questo non ci fa paura, forti della consapevolezza che il neo sindaco ha tutte le carte in regola per operare benissimo e consentire a Gela di cambiare finalmente pagina. A lui e alla sua ottima squadra auguro buon lavoro. Ringrazio i gelesi per la fiducia accordata a Terenziano e a tutta la coalizione, sicuro che il neo sindaco farà l’impossibile per dare le risposte che la città merita e che attende da troppo tempo”.

Ballottaggio a Caltanissetta, si sfidano Tesauro e Petitto

Nel capoluogo nisseno i due sfidanti, Walter Tesauro (34,42%) e Annalisa Petitto (30,82%), rispettivamente del centrodestra e centrosinistra, hanno consegnato le liste con le squadre di assessori.

Nessun apparentamento per Tesauro, nonostante gli incontri di questi giorni con il sindaco uscente del M5S, Roberto Gambino, che al primo turno ha incassato quasi il 28% delle preferenze. La squadra di Tesauro è quella presentata al primo turno: Calogero Adornetto (Fi), Guido Del Popolo in quota lista del sindaco, Gianluca Bruzzaniti e Toti Petrantoni per FdI, Giovanna Candura vice sindaco, Oscar Aiello Lega, Angelo Fasulo di Gela e Saverio Romano in quota Noi Moderati, Gero Valenza di Mussomeli, in quota Dc.

Nuovi ingressi invece per Annalisa Petitto. Tra i designati assessori Angelo Failla che al primo turno era tra i candidati sindaci, Paola Sanfilippo e Giancarlo Larocca, espressione della lista “Caltanissetta Futura e Democratica” e Salvatore Alù candidato nella lista “Orgoglio Nisseno”. Confermati il vicesindaco Salvatore Licata e gli assessori Alberto Calafato, Leyla Montagnino, Vincenzo Cancelleri e Carmelo Milazzo. Intanto, a differenza di quanto è accaduto a Gela, a Caltanissetta non vi è stato nessun matrimonio tra Movimento cinque Stelle e Pd.

Pachino in ordine sparso

Era scontro prima delle elezioni a Pachino tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, che si sono presentati agli elettori con due candidati a sindaco, e lo sarà anche in occasione del ballottaggio. I meloniani hanno scelto di non sostenere, al secondo turno, Giuseppe Gambuzza, uomo di Forza Italia, vicinissimo al parlamentare regionale Riccardo Gennuso, che se la vedrà Barbara Fronterrè, sostenuta da una coalizione eterogenea, con dentro pezzi di Centrosinistra, Mpa e Dc.