I finanzieri della sezione navale di Palermo hanno multato un pescatore di frodo catanese mentre pescava ricci nelle acque del porto di Licata. Sono stati sequestrati 5000 esemplari pescati violando il divieto di fermo biologico nei mesi di maggio e giugno.

I ricci di mare sono stati buttati in mare dopo parere Asp

Il sub aveva un’imbarcazione da diporto e l’utilizzo di attrezzatura subacquea. I ricci di mare, dopo il parere favorevole rilasciato a seguito di visita dei veterinari dell’Asp sono stati buttati in mare.

Tale varietà riveste un importante ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema marino in quanto, nutrendosi prevalentemente di alghe presenti sul substrato roccioso, la sua diminuzione porterebbe ad un’eccessiva proliferazione di alghe con conseguente alterazione dell’ecosistema.

L’azione di servizio, che ha consentito di segnalare all’autorità competente il responsabile e a sequestrare il prodotto e tutta l’attrezzatura utilizzata, sottolinea il costante impegno della guardia di finanza a tutela dei consumatori e della legalità anche rispetto alla tutela dell’ambiente marino, costantemente devastato dai pescatori abusivi e senza scrupoli.

Sequestrati e rilasciati in mare oltre 150 ricci a Levanzo

Qualche settimana fa i militari imbarcati sul battello veloce G. C. A88, nell’ambito dell’attività di controllo ambientale svolta, perlustrando lo specchio acqueo antistante la località Capo grosso dell’isola di Levanzo, situata nella zona “b” di riserva generale dell’area marina protetta delle Isole Egadi, hanno scoperto, a circa 100 metri di distanza dalla costa e subito prelevato da un fondale di circa 2,5 metri, un sacco, ancorato ad un gavitello ed in sospensione sotto la superficie del mare, contenente, in totale, oltre 150 esemplari di ricci di mare (paracentrotus lividus), nascosti da ignoti.

Tutti i ricci scoperti sono stati poi recuperati, liberati e rigettati immediatamente in mare in quanto ancora vivi.

Sorpreso con i ricci appena pescati, multato per oltre 2000 euro

Pochi giorni prima  la guardia costiera di Licata, congiuntamente al personale del commissariato di Palma di Montechiaro, ha sanzionato un pescatore di frodo palermitano intento nella pesca di esemplari di ricci di mare nelle acque antistanti Torre San Carlo del Comune di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento.

Nel servizio di pattugliamento a Marina di Palma, la volante del commissariato ha notato alcune persone armeggiare con fare sospetto vicino ad un veicolo fermo a ridosso della spiaggia. Alla vista degli agenti, hanno poi cercato di dileguarsi, ma sono stati immediatamente bloccati. Il personale intervenuto ha notato subito quattro sacche contenenti ricci di mare, nonché diversa attrezzatura da pesca: mute da sub, retini e forchettoni. Sono apparse subito chiare le intenzioni illecite dei pescatori abusivi e, trattandosi di materia specialistica del corpo delle capitanerie di porto, è stato richiesto l’intervento del comando della guardia costiera di Licata, che è giunta in ausilio con la propria pattuglia.

Si è allora proceduto al sequestro di circa 1500 esemplari di ricci di mare, oltre alle attrezzature subacquee ed è stata elevata nei confronti del trasgressore una sanzione amministrativa di 2000 euro. I ricci di mare sono stati rigettati in mare, ancora vivi. I controlli continueranno nelle prossime settimane.