La polizia di Stato e l’Arma dei carabinieri di Sciacca in questi giorni stanno conducendo mirati servizi finalizzati al contrasto dell’abusivo approvvigionamento idrico da parte di ditte di trasporto di acqua, specie in siti non autorizzati, ove si trovano acque non controllate e, pertanto, potenzialmente insalubri.

Il furto

Nell’ambito di tale attività, nella giornata di lunedì 24 giugno, in contrada Torre Macauda, hanno sorpreso un autotrasportatore di Ribera che stava rifornendo la propria autobotte da 6.000 litri prelevando acqua dal torrente “Bellapietra”, il cui corso risultava precedentemente deviato per permettere la creazione di un invaso artificiale che rendesse agevole l’approvvigionamento idrico.

La multa

Al soggetto è stato contestato l’illecito approvvigionamento di acque sotterranee o superficiali in invasi e cisterne, punito dall’art. 7, comma 3, del R.D. n. 1775/1933, con la sanzione amministrativa pecuniaria da 8.000 a 50.000 euro, per la quale non è previsto il pagamento in misura ridotta ed è autorità competente l’Assessorato Regionale all’Energia ed ai Servizi di Pubblica Utilità, Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, Servizio II, Concessione Idriche di Palermo. L’attività di controllo proseguirà anche nei prossimi giorni.

Furto d’acqua nel Catanese

Ruba acqua ed energia elettrica grazie a degli allacci abusivi collegati ai rispettivi impianti idrici e della rete elettrica pubblici. A scoprire tutto i carabinieri, spalleggiati dai tecnici degli enti gestori dei servizi. Al loro ingresso in un’abitazione del catanese è sta visto il contatore dell’energia elettrica spento nonostante l’immobile fosse illuminato, e addirittura non vi era alcuna traccia del contatore idrico nonostante dai rubinetti sgorgasse regolarmente l’acqua. I carabinieri della stazione di Aci Sant’Antonio hanno denunciato una 50enne di San Giovanni La Punta, nel catanese, con l’accusa di furto aggravato. I militari sono stati impegnati in diversi interventi finalizzati a contrastare il diffuso fenomeno delle truffe ai gestori di forniture dei servizi elettrico ed idrico con allacci abusivi diretti alla rete pubblica. I carabinieri, con il supporto di personale tecnico di E-Distribuzioni ed Acoset, hanno svolto specifiche verifiche presso diverse abitazioni